di Giuseppe Lalli Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: scendono all’Adriatico selvaggio che verde è come i pascoli dei monti. Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d’acqua natìa …
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POETICAMENTE. NON SVEGLIARE L’AMORE
Non svegliare anzitempo l’amore, non svegliarlo mentre sogna di un tempo felice, ‘ché anche l’onda che si stacca dal fondo sente un po’ di dolore. Solo lui sa quando fare ritorno sulla tua riva bruciata dal sale. Come colombo docile in volo busserá alla finestra limpida della tua casa, e …
Leggi tutto »POETICAMENTE. MISTERO D’AMORE
Impalpabile ala d’angelo che sorvegli il passo degli uomini buoni, e talvolta lasci piume cadere sulla pietra consunta dei giorni. Quale sublime mistero d’amore avanzare valicando ardui confini e arcane soglie scure con le mani legate, e zone rosse inaccessibili agli occhi senza mai confondere un segno di direzione né …
Leggi tutto »PoeticaMente. Quel che abbiamo perso
Niente ci appartiene come quel che abbiamo perso, niente ci appartiene di più. Come il canto del mare appartiene a una conchiglia sola, il fremito del volo alle ali di una farfalla che più non vola, la foglia stanca d’autunno a quel ramo che l’ha perduta: quel punto esatto apparterrà …
Leggi tutto »PoeticaMente. Aspettammo invano
Aspettammo tutti qualcuno che mai giunse, neppure sulla soglia dorata del giorno, né sull’uscio ambrato d’un cielo vibrante di stelle. Aspettó invano quella donna romantica e sola, invano la panchina rotta sotto il peso di un’abnorme illusione. Aspettó invano una madre un amante una figlia un gatto randagio una rondine …
Leggi tutto »Italiani brava gente. Poesia di Marco Cinque
Dov’è quel Dio che preghiamo ogni giorno con lingua biforcuta dove le nostre chiese che dovrebbero vomitarci per la nostra disumanità dove le svergognate menzogne ripetute fino allo sfinimento e i nostri lussi accumulati costruiti sugli abissi degli ultimi e i nostri conflitti & profitti trasformati in arma da puntare …
Leggi tutto »Hellas. Poesia di Marco Cinque
Ciascun singolo granello della tua terra calpestata sta gemendo di vergogna. Persino ogni anelito di vento cancella le voci che hanno cantato il tuo antico nome. Tu non sei, non vali niente i tuoi libri? Non ti salveranno i tuoi figli poeti? Tutti orfani le tue pietre, le tue colonne? …
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